Italian Linux Society
Document Freedom Day: Dillo al Champion!
martedì 24 marzo 2015 02:30
Mercoledi 25 marzo è il Document Freedom Day, giornata internazionale dedicata ai formati digitali aperti e a tutto ciò che da essi consegue: interoperabilità, accessibilità, e libertà dal monopolio di specifici vendor. Temi da portare all'attenzione, in primis, delle pubbliche amministrazioni, tantopiù adesso che emerge preponderante il problema dello scambio di dati tra diversi enti che usano diverse piattaforme software.
Con l'obiettivo di portare l'argomento appunto all'attenzione delle amministrazioni, soprattutto quelle locali, Italian Linux Society e LibreItalia – l'associazione italiana di promozione a LibreOffice, che naturalmente del sostegno ai formati aperti fa la propria bandiera – chiamano all'appello i Digital Champions, gli "ambasciatori digitali" reclutati da Riccardo Luna per consigliare, guidare e supportare gli enti pubblici nel loro percorso di digitalizzazione. E chiedono a tutti di fare altrettanto, sfruttando la nuova piattaforma "Dillo al Champion!", con la quale si può facilmente individuare il rappresentante più vicino e contattarlo mandandogli un messaggio su Twitter.
Gli strumenti per passare progressivamente ad una ampia adozione di formati liberi, documentati e trasparenti non mancano, ed i motivi – tecnici ed economici – abbondano. Quel che spesso manca è la volontà politica di farlo, e sta a noi sollecitare i diretti interessati.
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Coalizione per le Competenze Digitali
lunedì 23 marzo 2015 04:47
Italian Linux Society ha aderito alla Coalizione Nazionale per le Competenze Digitali, tavolo di lavoro indetto dall'Agenzia per l'Italia Digitale per far fronte alla carenza di competenze informatiche e di consapevolezza della tecnologia di gran parte della popolazione italiana. Al gruppo partecipano anche BiLUG e Joomla!Lombardia, entrambi soci ILS, e diverse altre realtà attive in Italia sul fronte delle libertà digitali.
Inutile dire che, per noi, il software libero ricopre un ruolo strategico per il Paese. Perché senza l'introduzione del software libero nelle scuole il computer resta una "scatola nera" di cui è difficile comprendere il reale funzionamento, perché il modello basato sulle licenze d'uso e sulla dipendenza tecnologica scoraggia e vincola l'adozione di strumenti avanzati all'interno delle aziende, perché senza una savia politica di adesione ai principi del software libero gran parte delle risorse economiche destinate dalla pubblica amministrazione alla digitalizzazione vengono spese senza ricaduta alcuna sul territorio (e dunque senza nessun incoraggiamento allo sviluppo locale di competenze).
Insieme alle argomentazioni, ci sono le azioni. Da sempre i Linux Users Groups che popolano la Penisola organizzano autonomamente corsi di Linux (che spesso sono corsi di alfabetizzazione informatica usando Linux), incontri più tecnici per favorire lo scambio ed accrescere le conoscenze dei partecipanti, ed interventi atti a dotare – malgrado i fortissimi limiti economici – le scuole locali di strumenti informatici. Tutte attività che già da tempo avvengono, da ben prima che il problema sulla mancanza di competenze emergesse a livello istituzionale, e che meriterebbero un maggiore riconoscimento.
Avendo già constatato che, purtroppo, tali posizioni non sempre hanno il peso e l'attenzione che dovrebbero, partecipando direttamente alla Coalizione avremo maggiori opportunità di esprimerle.
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AgID
Distribuzioni Geografiche
sabato 14 marzo 2015 04:43
Sono stati pubblicati sulla LugMap un paio di grafici, destinati a mettere in evidenza la distribuzione geografica dei Linux Users Groups e degli appassionati all'argomento nel nostro Paese (estrapolando quest'ultima informazione dagli iscritti alla newsletter ILS che hanno specificato la propria provincia di interesse). Queste mappe risultano essere, oltre che curiose da vedere, anche utili per individuare le zone in cui una maggiore presenza di promozione e sostegno "linuxaro" sarebbe più utile ed efficace.
Tra le provincie col peggior rapporto numero di persone / numero di LUG (ovvero: dove il numero di interessati è molto più grande del numero di gruppi di interesse) troviamo Palermo, Roma, Modena, Cagliari e Bologna. E tra quelle con un elevato numero di curiosi ma senza nessun LUG è impossibile non citare Barletta, Frosinone, Cuneo, Campobasso ed Enna. Queste aree si presentano come terreni fertili per la nascita di nuovi gruppi di promozione, specialmente nei centri di provincia più distanti dai rispettivi capoluoghi, che sappiano coinvolgere in primis coloro che già sono sul territorio e conoscono il tema, svolgere attività più o meno periodiche, entrare nelle scuole e negli uffici pubblici, e promuovere il software libero in tutte le forme e su tutti i canali.
A coloro che vogliano cimentarsi con la costituzione di un nuovo LUG consigliamo di sfogliare il "Manuale Operativo per la Community", e ricordiamo il LUG Radar e l'opportunità di avere supporto istituzionale da ILS.